Giuseppe Bellafiore alla libreria Nima

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Sono alle prese con la ripubblicazione del libro “Parchi e giardini della Palermo Normanna” di Giuseppe Bellafiore ed ecco che riaffiorano ricordi, appunti e foto del passato che mio zio ha conservato nel suo archivio personale e che oggi posso consultare per arricchire la sua biografia.

Dalla Persia sassanide derivano tanti termini sui giardini riportati in questo libro. E arriva anche un ricordo del 4 novembre 1995, quando Bellafiore è invitato dalla libreria Nima di Roma per conversare sul tema del suo libro, a quel tempo, in corso di pubblicazione.

Consulto il sito www.librerianima.com e leggo che è stata aperta nel 1994, dall’architetto iraniano Fereydoun Rangrazi, che ha scelto il nome Nima dallo pseudonimo del poeta iraniano Muḥammad Isfandiyārī (n. Yūsh 1897 – m. 1960). Una libreria, oggi solo on-line, esclusivamente dedicata alle tematiche dell’Oriente e dell’Islam e nella pagina di presentazione leggo il nome di Bellafiore “impegnato nella spiegazione dell’architettura islamica in Sicilia”.

Contatto l’architetto Fereydoun Rangrazi, il quale, con grande gioia, usa parole sincere, gentili ed affettuose nel descrivere mio zio, la loro conoscenza, la semplicità con cui ha accettato l’invito da parte di una libreria, a suo tempo piccola anche se pur specializzata, e il successo della conferenza stessa.

Comprendo sempre più che esiste un collegamento tra persone, anime, luoghi ed oggetti che è al di sopra di noi e al di sopra del tempo e dello spazio. All Connection!

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